Ninna Ho
Il primo progetto nazionale a tutela dell'infanzia abbandonata che informa le madri in difficoltà sulla possibilità di partorire in anonimato; creata una rete di culle salvavita presso un network di ospedali dislocati in tutta Italia.
Abbandonare il proprio bambino appena nato è l'ultimo gesto d'amore di una mamma disperata, in Haiti come in Italia. CLICCA QUI VEDERE IL VIDEO DEL PROGETTO.
Il progetto ninna ho nasce da un'idea della Fondazione Francesca Rava e di KPMG, uno dei più importanti network di servizi professionali alle imprese a livello nazionale ed internazionale.
Ha ricevuto l'autorevole Patrocinio della Società Italiana di Neonatologia, da sempre impegnata a tutelare la salute fisica e mentale del neonato e a difenderne i diritti nella società sin dal periodo prenatale e del Patrocinio da parte del Ministero della Salute.
Il fenomeno dell'abbandono neonatale in aumento
Il progetto si pone l'obiettivo di informare le donne in difficoltà sulla possibilità di esercitare il diritto al parto in anonimato in ospedale e salvare i neonati dal pericolo dell'abbandono e dell'infanticidio e prevede:
- un'attività d'informazione rivolta alle madri in difficoltà sull'attuale normativa, ancora poco conosciuta in Italia, sulla segretezza del parto e sulla tutela della donna e del bambino
- la donazione e installazione di culle termiche presso un network di ospedali distribuiti in tutta Italia.
Il progetto di installazione delle culle ha sinora coinvolto i seguenti 5 ospedali:
Con la donazione e l'installazione di dispositivi completi presso gli ospedali del network:
- Culla termica
- Dispositivi elettronici di monitoraggio
- Opere murarie per la predisposizione dei locali
- Opere elettriche per la comunicazione con i reparti di terapia intensiva
Aderiscono al progetto anche la Clinica Mangiagalli di Milano e il Policlinico Casilino di Roma per la sola campagna di informazione poiché già dispongono di culle neonatali.
La campagna di comunicazione per raggiungere direttamente il target finale (donne in difficoltà) e per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla gravità del fenomeno dell'abbandono neonatale, propone l'ospedale come luogo “amico” capace di garantire accoglienza e tutela. Materiale informativo:
- Leaflet
- Poster e locandine per affissione
- Vetrofanie per gli ospedali che aderiscono al progetto
Il leaflet, realizzato in due versioni (nazionale e locale) e in 5 lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, russo) è rivolto alle donne e informerà sulle opportunità di legge in merito al parto anonimo nelle strutture ospedaliere e sullÂÂÂÂ’esistenza delle culle per la vita, segnalandone gli indirizzi e fornendo un punto di riferimento dÂÂÂÂ’emergenza attivo 24 ore su 24 (numero verde 800 320 023). E' distribuito presso istituzioni, consultori, parrocchie, cooperative sociali, associazioni di volontariato, fondazioni, asl, farmacie, etc.
I poster e le locandine contengono in modo più sintetico ed emotivo le stesse informazioni del leaflet e sono affissi periodicamente presso stazioni, metropolitane e le strutture precedentemente indicate.
Le vetrofanie saranno realizzate per gli ospedali che partecipano alla rete per segnalare la presenza della culla e affisse in punti strategici quali pronto soccorso, accettazione, reparto di ginecologia e ostetricia.
Una linea verde multilingue (800 320 023), fornisce informazioni sul progetto, è comunicata attraverso il materiale informativo e pubblicizzata su free press, radio e stampa etnica; si può consultare inoltre anche il Sito internet www.ninnaho.org.
Seconda fase del progetto: SIN e ninna ho insieme a tutela dellÂÂÂÂ’infanzia abbandonata
Il 17 giugno 2013, presso lo Spazio Fondazione a Milano, è stata presentata alla stampa la seconda fase del progetto: dal 1 luglio la SIN, Società Italiana di Neonatologia, in collaborazione con ninna ho, ha dato il via ad unÂÂÂÂ’indagine conoscitiva a livello nazionale per ridurre e arginare la grave emergenza dellÂÂÂÂ’abbandono neonatale e per impostare programmi preventivi efficaci di aiuto alle madri in difficoltà.
LÂÂÂÂ’indagine coinvolgerà oltre 100 centri nascita su tutto il territorio nazionale e prevede la compilazione di un questionario da parte del personale sanitario che assiste il parto, finalizzato a raccogliere dati quantitativi e qualitativi sulle situazioni dei bambini non riconosciuti alla nascita.
Leggi la rassegna stampa riguardante l'indagine conoscitiva:
Il Giorno Milano, 26 giugno 2013
Corriere della Sera.it, 26 giugno 2013
Roma, 9 luglio 2015 — Presentato il primo rapporto sulla situazione dei bambini non riconosciuti alla nascita
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Ninna ho:
numero verde 800 320 023