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L'IMPEGNO DELLA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA NELL'EMERGENZA COVID 19

GRAZIE A VOI, LA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA HA PORTATO SUPPORTO AGLI OSPEDALI COVID CON INVIO DI VOLONTARI SPECIALIZZATI, ATTREZZATURE E PRESIDI DPI IN 11 REGIONI E 30 OSPEDALI

HA, INOLTRE, DATO AIUTO IMMEDIATO AD ENTI E FAMIGLIE PER UN TOTALE DI OLTRE 50.000 PERSONE CON IL PROGETTO SOS SPESA — LA SPESA PER CHI HA BISOGNO

 

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Sin dall’inizio dell’emergenza Coivid-19, la Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus è intervenuta in prima linea e in coordinamento con le Istituzioni rispondendo tempestivamente e concretamente alle richieste di aiuto degli ospedali, attivando il proprio network di fornitori utilizzato anche per le emergenze all’ospedale Saint Damien in Haiti e in altri progetti sanitari, reperendo e donando attrezzature urgenti  per le Terapie Intensive e inviando volontari sanitari specializzati.

 

 

SUPPORTO CON ATTREZZATURE E VOLONTARI A 30 OSPEDALI, IN 11 REGIONI

 

— La Fondazione Francesca Rava ha allestito il reparto di Terapia Intensiva aggiuntiva da 16 posti letto al Policlinico di Milano (operativo già il 27 marzo).

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— Trasformato il Reparto di Medicina Generale all’Ospedale Luigi Sacco di Milano in Reparto Covid-19 da 30 posti letto.

— Attivato il Progetto Maternità Covid-19, che ha previsto l’allestimento percorsi di nascita sicuri per mamme e bambini, con attrezzature e presidi DPI a Milano, Torino, Roma, Reggio Emilia, Agrigento.

 

LEGGI QUI L'ARTICOLO DI GENTE (13/11/2020)

Complessivamente, sono state fornite attrezzature per la Terapia Intensiva, per la Diagnostica della polmonite interstiziale e per la presenza di trombi, altre strumentazioni per i Reparti Covid-19 e presidi Dpi, Devices tecnologici a 30 ospedali in tutta Italia (Milano, Brescia, Bergamo, Roma, Napoli, Siracusa e molte

altre città).

IN TOTALE SONO STATI DONATI:

— 33 ecografi e macchine mobili a raggi x, completi di sonde e stampanti, 1 videolaringoscopio.

— 44 monitor e 1 centralina con sensori per il controllo a distanza.

— 46 strumenti di respirazione assistita (aspiratori, flussimetri etc.), 10 aerosol e altri dispositivi medici.

— 1.230 saturimetri, pulsossimetri e altri strumenti di controllo dei parametri vitali (fonendoscopi etc.).

— 3 cardiotocografi per assistenza al parto.

— 42 letti con 22 aste porta flebo.

— 9 frigoriferi e attrezzature per laboratori.

— 2.200 tute monouso e 100 occhiali protettivi, 8.500 mascherine.

— 40 smartphones.

— 23.000 test pungi dito.

 

PROGETTO MATERNITÀ COVID-19 MAMME E NEONATI SICURI: #LAVITAPIÙFORTEDELCOVID

Sin dalle prime ore del lockdown la Fondazione Francesca Rava si è impegnata per le mamme e i più piccoli, con l’invio della volontaria ostetrica Francesca D. già impiegata in missioni in

Haiti e nel Mediterraneo, alla Clinica Mangiagalli – Policlinico di Milano, dove è entrata in servizio lo scorso 9 marzo per fornire supporto alle colleghe in sala parto. Successivamente a Francesca si è unita una seconda ostetrica volontaria, Eleonora.

 

Allo stesso tempo è partito, su input del Prof. Enrico Ferrazzi, Primario presso la Clinica Mangiagalli di Milano, il Progetto Maternità Covid-19 per la realizzazione di percorsi di nascita sicuri per mamme e bambini, con la donazione di attrezzature e presidi DPI alla Clinica Mangiagalli-Policlinico di Milano e L'Ospedale Luigi Sacco di Milano, indicati dalla Regione Lombardia, centri Hub per il territorio metropolitano milanese.

 

Presso l’Ospedale Luigi Sacco il reparto Maternità Covid, dall’inizio dell’emergenza al mese di maggio, ha assistito 100 donne e seguiti 40 parti.

Il Progetto è stato successivamente esteso su scala nazionale, all’Ospedale Sant’Anna di Torino, all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e al Policlinico Agostino Gemelli di Roma all’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.

 

SOS SPESA: IL PROGETTO DI PROSSIMITA’ TERRITORIALE

L'aiuto della Fondazione nell’emergenza Covid-19 si è rivolto, inoltre, anche alle case famiglia, alle comunità per minori e le famiglie che l'emergenza ha messo ancora più in difficoltà, con la consegna di mascherine, gel disinfettanti, generi alimentari e beni di prima necessità, con il progetto di prossimità Sos Spesa, grazie al quale sono state supportate oltre 50.000 persone, grazie alla collaborazione di oltre 150 volontari e di Aziende amiche, che contribuiscono con donazioni in natura, a Milano a Genova, e in molte altre zone d’Italia.

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IL “METODO FONDAZIONE FRANCESCA RAVA” NELLE EMERGENZE

Determinante nel raggiungimento di questi risultati la fiducia dei donatori nella Fondazione e nella sua capacità di intervento tempestivo e concreto nelle emergenze, come in Centro Italia,

dove ha ricostruito 8 scuole dopo il terremoto del 2016, in Haiti quando l’Ospedale NPH Saint Damien fu Centro dei soccorsi internazionali, base della Protezione Civile e della Marina Militare Italiana per il terribile terremoto del 2010, nel Mediterraneo dove con i suoi volontari sanitari ha soccorso 150.000 bambini, donne e persone migranti.

 

IN PARTICOLARE, LA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA:

-  E’ al servizio delle Istituzioni per cogliere i bisogni e intervenire in coordinamento con esse secondo le priorità.

— Con il sostegno dei suoi donatori, raccoglie i fondi necessari per effettuare gli interventi indicati come prioritari dalle Istituzioni e a realizzarli con rapidità, donando non denaro ma quanto necessario alle strutture pubbliche interessate, in una triangolazione privato/privato sociale/pubblico, che senza i rallentamenti imposti dalla burocrazia permette l’intervento concreto e tempestivo che serve nelle emergenze.

— Basa il suo intervento sulla presenza tempestiva sul territorio con continuità e non solo nelle emergenze.

 

L'IMPEGNO DELLA FONDAZIONE NELL'EMERGENZA COVID IN HAITI

Haiti è un paese molto povero dove accertare i casi positivi è macchinoso, trovare presidi di protezione è complesso, strumentazioni di terapia intensiva ancora più difficile, manca l’acqua e il distanziamento sociale impossibile per milioni di persone che vivono in baracche negli slums.

Da subito gli ospedali NPH Saint Damien e l’ospedale per famiglie Saint Luc sono stati indicati dalle Istituzioni come punti di riferimento per i malati e i sospetti Covid, in quanto dotati di terapia intensiva.

Padre Rick Frechette, medico in prima linea, guida di NPH Haiti e della Fondazione Saint Luc (che riunisce molti dei ragazzi cresciuti nella Casa NPH sull’isola, rimasti ad aiutare la loro gente) con il suo team ha affrontato l’epidemia con il minimo dei mezzi e il massimo della competenza, assistendo centinaia di pazienti.

Con il sostegno dall’Italia, all’Ospedale Saint Luc sono stati predisposti 90 letti Covid dove sono stati seguiti 1400 casi, all’ospedale Saint Damien sono state allestite due stanze di isolamento dove sono stati assistiti 250 piccoli pazienti.

 

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Canale Notizie - 23-11-2020 - Segnala a un amico


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