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Il significato della Pasqua nella vita dei bambini NPH. La loro risurrezione grazie a voi.

 

Il messaggio di Pasqua di Reinhart Koehler, Presidente di NPH International.

 

Il 6 marzo, mercoledì, abbiamo iniziato la Quaresima con la celebrazione delle Ceneri. Uno dei modi in cui i bambini NPH si preparano alla Pasqua è la Via Crucis.

In questa riflessione, provo a trasmettervi il significato di ognuna di queste stazioni, ripercorrendo la vita dei pequeños, che culmina nella loro rinascita.

 

I. Gesù è condannato.

Quando i bambini perdono la loro famiglia, si sentono indifesi e vulnerabili. Vengono facilmente accusati di qualcosa che non hanno commesso, ma non sanno come difendersi senza un adulto che possa parlare a nome loro.

 

II. Gesù prende la Sua croce.

La Croce che i nostri bambini portano si manifesta in vari modi. A volte in modo evidente, come ad esempio quando una mente brillante è limitata da un corpo che non la segue (paralisi cerebrale).

Molto spesso, invece, la croce è invisibile ma è comunque un fardello pesante da portare, come la profonda tristezza, l'incapacità di fidarsi, il sentirsi attaccati senza ragione.

 

III. Gesù cade.

Mentre i bambini portano le loro croci, che sono differenti per ognuno di loro così come lo sono per ognuno di noi, noi vediamo che il peso della croce diventa troppo pesante da sopportare. I bambini inciamperanno, cadranno in vecchi schemi di comportamento difensivo e talvolta autodistruttivo.

"Ma non è scoraggiarsi per i propri difetti, perché i bambini cadono spesso, ma sono troppo piccoli per ferirsi molto... e cadranno tra le braccia di Dio!" (Santa Teresa)

 

IV. Gesù incontra Sua Madre.

A volte, vediamo e viviamo in prima persona quanto possa essere difficile la separazione dei bambini dai loro genitori e dalla loro famiglia.

Con il programma ONE Family NPH permette ai bambini di riunirsi ai loro genitori, ovviamente quando questo è possibile ed è nel miglior interesse del bambino.

I nostri bambini, inoltre, sperimentano questa agonia condivisa anche di fronte alle malattie terminali delle loro mamme.

E’ un’esperienza dolorosa ma offre anche conforto perché i bambini capiscono che la loro mamma troverà sollievo dopo la dolorosa malattia e troverà pace sapendo che i propri figli saranno curati e amati.

 

V. Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce.

In NPH, ci sono molti “Simone” nelle vite dei nostri bambini. Il loro sostegno e incoraggiamento costante li aiuta a portare il peso della croce. E, cosa ancora più importante, Simone rappresenta chi cerca di raggiungere coloro che soffrono, sono trascurati o hanno bisogno di sostegno. I nostri bambini imparano presto che i Pequeños e le Pequeñas, sono chiamati a dare una mano ai loro fratelli e sorelle e anche a coloro che incontrano al di fuori della famiglia NPH.

 

VI. Veronica aiuta Gesù.

Mossa da compassione, Veronica asciuga il sangue e il sudore dal viso di Gesù con il suo fazzoletto. Sono stupito da quante persone sostengono i nostri bambini. La lezione importante è che la compassione che sentiamo ci spinge all'azione e, come Padre Wasson amava spiegare, ci assumiamo le nostre responsabilità rispondendo con gesti concreti.

 

VII. Gesù cade sotto la sua croce, la seconda volta.

È impossibile capire il dolore e lo sfinimento che Gesù deve aver provato. Allo stesso modo, è difficile per noi conoscere il vero peso della croce che ognuno dei bambini porta con sé. Ma quando vediamo qualcuno inciampare e cadere, dobbiamo avere fiducia e speranza, che si rialzeranno e andranno avanti.

 

VIII. Gesù consola le donne di Gerusalemme.

Gesù non solo consola le donne di Gerusalemme nonostante la sua stessa sofferenza, ma si preoccupa anche di loro. Molto spesso ho osservato nei nostri bambini questa incredibile capacità di prendersi cura degli altri, nonostante il peso della croce. Il legame e il sostegno reciproco che sta nascendo fra loro, è una grande forza di guarigione, che li aiuta ad accettare e portare la loro croce.

 

IX. Gesù cade per la terza volta.

Nel corso degli anni ho capito che è impossibile prevedere chi dei nostri bambini sarebbe “inciampato” più degli altri. Alcuni arrivano nella famiglia NPH e sono felici fin dall'inizio. Ma altri “inciampano” più spesso sugli ostacoli che la vita pone sulla loro strada. E le cause posso essere tante: i cattivi ricordi che influiscono sul loro comportamento, le conseguenze della malnutrizione, oppure le tentazioni che incontrano lungo il percorso. Ma proprio come è accaduto a Gesù, non importa quanto possano essere deboli al momento della caduta, si rialzeranno e riprenderanno il loro cammino, grazie alla forza dall'amore che li circonda.

X. Gesù viene spogliato delle vesti

Essere completamente nudo, spoglio di tutto, è la più grande delle vulnerabilità.

Ci sono molti modi in cui i nostri bambini hanno avuto esperienza di questo,  avendo perso  tutto ciò che avevano tra cui le persone più amate, o anche vedendo lesa la loro dignità umana con l’abuso o lo scherno.

Dobbiamo sempre ricordare quanto è facile per i nostri bambini sentirsi in questo modo e dobbiamo fare attenzione ad aiutarli a ricostruire la loro forza interiore.

 

XI. Gesù è crocifisso

Come possiamo anche solo immaginare il dolore che Gesù ha provato quando fu crocifisso? Possiamo anche solo immaginare la sofferenza che provano i nostri bambini quando la povertà li lascia senza cibo, quando una malattia uccide una persona amata, e quando tutto quello che possono fare stare a guardare, senza poter fare nulla, in quanto non hanno accesso a cure mediche?

Così come Gesù ci redime attraverso la sua crocifissione, i nostri bambini ci offrono l’opportunità di redenzione servendoli, perché servendo loro serviamo Dio.

 

XII. Gesù muore sulla croce

Si potrebbe pensare che morire crocifissi sia qualcosa del passato. Tuttavia, ogni anno più di tre milioni di bambini muoiono sulla croce della malnutrizione. E le conseguenze di lungo termine della malnutrizione sono devastanti, come, per esempio, un ritardo nello sviluppo cerebrale e sull’apprendimento. Questo è anche più difficile da accettare quando sai quanto poco basterebbe per prevenire la carenza di proteine.

In Honduras, NPH porta avanti un programma di nutrizione per i bambini poveri.

Il programma è portato avanti combinandone anche uno di incoraggiamento all'allattamento per le madri. Forniamo le proteine necessarie ai bambini dai sei mesi ai tre anni.

Il costo totale per ogni bambino per tutti e due gli anni e mezzo è di soli 250 dollari.

 

XIII. Gesù viene tirato giù dalla croce

La morte non è estranea per i nostri bambini. Spesso, quando arrivano nella famiglia NPH, hanno sofferto la perdita di una persona amata. Sembrano avere una connessione speciale con Gesù, capendo che la sua morte è per noi la chiamata ad abbracciare pienamente la vita. Molti bambini sembrano avere questo desiderio innato di essere felici, e mentre niente può riportare in vita i loro amati, specialmente le loro madri ed i loro padri, sembrano avere la capacità di andare avanti e di diventare il tipo di persona che Dio vuole che essi siano.

 

XIV. Gesù viene deposto nel sepolcro

La morte di qualcuno all’interno della famiglia NPH è un evento che capita perché siamo una famiglia molto grande. Durante i funerali abbiamo osservato che la sofferenza per chi si è perso è ancora più grande in quanto la definitività della morte diventa chiara quando aggiungiamo terra alla terra e cenere alla cenere, coprendo lentamente la bara, con la consapevolezza che quella persona è passata a miglior vita, in un posto dove noi non possiamo vederla.

Attraverso la sua morte, Gesù ci dice di seguirlo, di essere i suoi apostoli, in quanto ora può agire solo attraverso noi.

Padre Wasson spesso ci ricordava che dobbiamo cercare di diventare gli strumenti di Dio ed educare i nostri figli a fare lo stesso.

 

La Resurrezione

Molti bambini del nostro mondo soffrono delle croci dolorose e che portano morte.

Dio ci chiama per servire quei bambini ad alleviare le loro sofferenza ed aiutarli a crescere come adulti responsabili con il desiderio di aiutare a loro volta.

Il loro percorso è spesso simile a quello della Via Crucis. Ma con la fede e la forza dell’amore definita come Agape (Corinzi 1:13), che è l'amore che conosce profondamente gli altri e che fa del suo meglio per aiutarli a diventare migliori, la Via Crucis dei nostri bambini può concludersi con la resurrezione. Mi ricordo specialmente del piccolo Juan che è arrivato in  NPH quando aveva solo un anno, malnutrito, con una malattia cronica ed il peggior eritema da pannolino che io abbia mai visto. Juan avrebbe dovuto urlare a pieni polmoni  per il dolore che stava provando, invece non fece nemmeno un verso, perché aveva imparato che non importava cosa facesse, nessuno lo avrebbe aiutato.

Durante il suo primo anno con noi, era un continuo dentro e fuori dall’ospedale. Una volta il dottore pensava non sarebbe sopravvissuto e lo abbiamo battezzato d'urgenza. Cinque anni dopo, Juan è qui, un bambino positivo, spensierato e birichino, sempre sorridente e pronto ad abbracciarti – una completa resurrezione dal bambino stremato che era arrivato in NPH.

 

Per favore ricordate che attraverso il vostro lavoro e aiuto, contribuite direttamente a queste resurrezioni!

Siete nelle nostre preghiere. Buona Pasqua"

 

Canale Notizie - 18-04-2019 - Segnala a un amico


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