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Da Haiti, Gena, responsabile dei progetti NPH per i bambini disabili, racconta: "I bambini accolti nella nostra casa possono crescere e sbocciare. E mentre lo fanno, noi siamo al loro fianco."

"Domani sarà la vigilia di Natale e i bambini accolti a Kay Christine (la casa dei bambini disabili a Kenscoff), come tutti i bambini del mondo, sono emozionati.

Il nostro Natale domani includerà un buonissimo pranzo, tanti regali e tante canzoni! Tutti saranno vestiti bene e gioia e gratitudine saranno presenti in questo giorno speciale.

Mi domando quante persone realmente pensino alla storia del Natale. A questa straordinaria  nascita. Io penso sempre a quanto deve essere stato terribile per Maria essere in travaglio e non avere nessuno che la accogliesse e aiutasse. Terribile! Non solo aveva avuto questa gravidanza non programmata, ma ora stava per avere un bambino, e non un bambino qualsiasi, ma il figlio di Dio, in un posto instabile e insicuro. Spesso penso a questa giovane donna e alla sua straordinaria fede. Quando le cose diventano dure, racconto alle persone che prendo la mia forza da Maria e Gesù.

Perchè, pensiamoci, deve essere stato veramente duro per Maria. Ha dovuto sopportare tutto questo per poi vedere il proprio figlio ammazzato per aver fatto del bene. Sembra la trama di un film terribile. Grazie a Dio la storia non è finita quel venerdì e Maria ha ottenuto la resurrezione come ricompensa per la sua straordinaria fede.

E Gesù, nato in uno stabile, cacciato via immediatamente, è dovuto scappare con i suoi genitori.

Una vita di bene e poi è stato brutalmente colpito e ucciso. Grazie a Dio è risorto dal Regno dei morti.

C’è stata una vita dopo la morte per lui. Ha sconfitto le forze del male e delle tenebre.

Per coloro che credono in Dio e nel Natale, il punto è che dobbiamo realizzare che la storia non è stata tutta rose e fiori. Si, è bello concentrarsi sui regali e le luci e sull’essere gentili, condividere e passare un bel tempo. E’ importante. Quello che è altrettanto importante è realizzare che Gesù è venuto in un mondo difficile e in circostanze difficili. È stato mandato per mostrare una nuova via, una bella via. La nostra sfida è di seguire la sua strada. Non è facile, vero?

Questa settimana in Haiti un prete cattolico è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da alcuni banditi.

Ovviamente ogni giorno tante persone vengono uccise qui e in tutto il mondo. Questo prete, in particolare, era molto popolare e tantissime persone sono devastate dalla sua morte. Questo prete era una luce che rischiarava nella povertà e nel crimine di Haiti.

Qui tutti i giorni siamo bombardati dalle persone che ci chiedono aiuto. Quando dicono che non hanno mangiato per tre giorni, sai che sono seri. Quando ti dicono che non hanno soldi per andare in ospedale, è vero. Quando ti dicono che non si possono permettere di mandare i figli a scuola, è vero.

Un giorno di qualche settimana fa, ero nella nostra scuole e ho notato una maestra lamentare dolore agli occhi. Le ho chiesto se era andata a farsi vedere e mi ha detto che prima portava gli occhiali ma che si erano rotti e non se ne poteva permettere un nuovo paio (costano circa 60 dollari!). Ho pensato "immagina di dover insegnare senza neanche riuscire a vedere!". Così le ho dato i soldi per comprarseli e la settimana dopo è tornata con un nuovo paio di occhiali. Sarebbe bello se ogni problema potesse essere risolto così facilmente.

Ho notato che una signora che conosco non stava bene. Aveva perso peso e non mi sembrava essere in forma. Era andata da un medico e stava prendendo medicine per un’apparente anemia. Ma io volevo andasse nel nostro ospedale a farsi vedere. Non aveva i soldi e così le ho detto di non preoccuparsi, che avrei pagato io i costi. Più tardi, quel pomeriggio, il dottore mi ha chiamato e mi ha detto che dalla radiografia risultava probabile potesse avere la Tubercolosi. Faranno nuovi test per scoprire cos’ha.

Ogni notte prego con i bambini e ragazzi nella Casa NPH Kay Christine dove vivo.

Sento che sto vivendo la nascita, morte e resurrezione di Gesù tutto insieme. Questi bambini sono stati rigettati dalla società, abbandonati dalle loro famiglie a causa della povertà e chissà quali altri motivi.

Molti sono stati lasciati dalle loro famiglie nei nostri ospedali per più di un anno. Immagina come deve essere per un bambino piccolo e disabile sentirsi abbandonato. E poi sono venuti da noi nella famiglia di Kay Christine. Qui possono crescere e sbocciare in quello che sono realmente. E mentre lo fanno, noi siamo al loro fianco.

Le mie parole non saranno mai abbastanza per spiegare la gioia di questa famiglia. Quando Gesù ha detto che dobbiamo essere come dei bambini, sapeva quello che stava dicendo, e chiunque di voi sia fortunato abbastanza da essere amato da un bambino sa che sensazione si prova. I bambino hanno sempre le risposte.

E’ Natale.

E’ la storia dell’amore che trionfa sulle tenebre.

E’ la storia di noi che siamo delle luci nel buio.

Riguarda l’abilità di trasformare le tragedie in qualcosa di positivo. Accettare che la vita è difficile e imparziale e a volte dobbiamo lavorare duro per renderla migliore. Noi abbiamo il potere di portare sorrisi su visi che facilmente potrebbero perdersi nelle tenebre.

Buon Natale ricco di amore, vi auguro tutto il meglio per il 2018.

Grazie per il sostegno."

 

Gena

 

 

 

 

 

Canale Notizie - 23-12-2017 - Segnala a un amico


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