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Da Haiti la testimonianza di Maria Grazia, chirurgo pediatrico volontaria per la quarta volta in Haiti all'Ospedale St. Damien.

 

Maria Grazia Andriani, chirurgo pediatrico di Pescara, è arrivata in Haiti per la sua quarta missione come  volontaria del progetto della Fondazione Francesca Rava di formazione di chirurghi haitiani all'Ospedale St Damien. Maria Grazia è presidente della Fondazione "Ada Manes Foundation for Children Onlus" che ha partecipato al progetto, sostenendo l'incremento del numero degli anestesisti disponibili per la chirurgia pediatrica.

 

Dal 2015 la Fondazione è impegnata per potenziare l’attività chirurgica dell’Ospedale, assicurare assistenza 24ore/24 salvando più vite possibile, far sì che diventi polo per la formazione di nuovi chirurghi pediatrici in Haiti e ha stretto una partnership con la Società Italiana di Chirurgia Pediatrica (SICP), per un progetto triennale che prevede la presenza in Haiti a rotazione di chirurghi italiani volontari per la formazione al personale medico e infermieristico del reparto di chirurgia e a giovani specializzandi dell’Università, creazione di una scuola di specialità in chirurgia pediatrica, riduzione del costo per intervento, incremento progressivo del numero bambini operati/anno, dagli attuali 500 a 1500.

Sono 10 le missioni di chirurghi italiani volontari organizzate dalla Fondazione in Haiti per formare i due giovani chirurghi haitiani Steve e Sandra.

Circa 480 i bambini sono stati operati ad oggi; le patologie più frequenti sono ernia, peritoniti, malformazioni e disfunzioni dell’apparato intestinale e urinario. Si sta ora estendendo la formazione chirurgica all’oncologia e l’urologia. Ancora tanti i bambini in lista d’attesa.

 

"Per la quarta volta sono ad Haiti, oramai da più di tre settimane. Tutto mi è familiare e ho provato un gran piacere a ritrovare gli amici dell’Hopital Saint Damien e di Villa Francesca, hotel solidale avviato dalla Fondazione Francesca Rava e in cui alloggiano i volontari.

In Chirurgia Pediatrica in questo periodo siamo proprio pochi perché, grazie ai gemellaggi attivatio dalla Fondazione Francesca Rava, la collega Sandra è ora in Italia per un periodo di training presso l’ospedale Gaslini di Genova ed il responsabile del Reparto, il Dr Louima, è in Vietnam per approfondire le tecniche chirurgiche di oncologia pediatrica.

Non abbiamo quindi tregua Steve, l’altro fellow, ed io perché il lavoro è tanto e su più fronti: sala operatoria, neonatologia, pronto soccorso, terapia intensiva oltre a tutte le sale di degenza e l’ambulatorio. Si tocca con mano quante patologia chirurgiche esistano in Haiti e quanto sia importante poter contare su specialisti di questo settore.

Certo, a volte il lavoro è reso veramente difficile per la sproporzione tra risorse di personale medico e infermieristico e la quantità di bambini che arrivano o anche per le difficoltà legate alla indisponibilità di apparecchi medicali, soggetti all’usura del tempo e che in Italia sono facilmente reperibili ma in Haiti no.

Quello che sicuramente non manca è la buona volontà di risolvere quanti più casi possibile e nel migliore dei modi, lavorando tutti in stretta collaborazione. C’è più spazio per la degenza dei neonati e la radiologia è finalmente disponibile tutti i giorni con un radiologo haitiano di grande capacità e preparazione, ottimo ecografista, che consente di fare la maggior parte degli esami di base necessari. Il netto incremento delle uropatie congenite e delle malformazioni dell’apparato gastro-intestinale testimonia come il Saint Damien sia sempre più un ospedale di riferimento per la popolazione.

Come sempre non è tutto rose e fiori. Ieri per esempio, abbiamo consigliato un necessario intervento chirurgico per un bimbo bellissimo di 7 mesi con una seria e urgente patologia intestinale ma i genitori hanno rifiutato l’intervento  senza dirci dove l’avrebbero portato ……spesso ad Haiti le pratiche tradizionali legate a riti animisti sono preferite alla medicina. Questo è molto frustrante ed è il motivo per cui apprezzo il gran lavoro di NPH e di Padre Rick, in particolare, nel prendersi cura dei bambini e dei ragazzi per portarli ad un livello di istruzione e cultura che solo con il tempo possono migliorare questa splendida terra.

Partirò presto, con qualche parola di creolo in più, ma ancora una volta parte del mio cuore resta qui."

Maria Grazia

Canale Notizie - 04-12-2017 - Segnala a un amico


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