A Padova entra in funzione la culla “ninna ho” - 8 Marzo 2012
Padova, 8 marzo 2012 – Presentata oggi presso l’Azienda Ospedaliera di Padova la culla termica del Progetto “Ninna ho”, un’apposita struttura creata per dare accoglienza e salvezza a neonati abbandonati. La conferenza stampa presieduta dal Dr. Adriano Cestrone, direttore dell’Azienda Ospedaliera, vede la partecipazione dei Partner del Progetto — Fondazione Francesca Rava e KPMG -, oltre la presenza di numerosi clinici e dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Padova.
Entra così in funzione un nuovo mezzo concreto di aiuto alle madri in difficoltà e di accoglienza ai loro neonati grazie al Progetto ninna ho, un’iniziativa che vuole informare madri disperate sulle strade alternative all’abbandono.
Il Progetto “ninna ho”, al quale hanno prontamente aderito i Vertici dell’Ospedale, è un’iniziativa a carattere nazionale nata nel 2008 da un’idea della Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus e del network KPMG, con il patrocinio del Ministero della Salute e della Società Italiana di Neonatologia, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’abbandono neonatale e dell’infanticidio. Quella di Padova è la quarta culla termica “ninna ho”, dopo quelle inaugurate nel 2008 presso l’Ospedale Federico II di Napoli e l’Ospedale del Ponte di Varese e quella nel 2010 presso l’Ospedale Maggiore di Parma.
La culla, benedetta da Padre Giuseppe Lechthaler dei Padri Camilliani dell’A.O. è situata nell’Ospedale di Padova all’interno di una struttura in muratura con facile accesso da via San Massimo vicino al Centro Prelievi dell’Azienda Ospedaliera. E’ dotata di particolari sensori ed è video-sorvegliata 24/24 da un controllo remoto per mezzo di una telecamera che verifica la presenza di un neonato. Viene assicurato il totale anonimato alla madre che lascia il bambino.
In corrispondenza dell’accesso esterno alla struttura è presente una tapparella automatica termoisolata, un citofono di comunicazione collegato con il Pronto Soccorso Ostetrico ed un pulsante di comando, premendo il quale la tapparella si solleva, consentendo così di deporre il neonato. Dopo di che, la tapparella si chiude automaticamente mettendo il piccolo al sicuro. Un allarme acustico, collegato sia con il Servizio Emergenza sia con il Pronto Soccorso Ostetrico avvisa tempestivamente il personale medico che si reca sul posto per trasferire il prima possibile il neonato presso il reparto di terapia intensiva o neonatologia, per accertamenti e le cure del caso. Il bimbo viene ricoverato seguendo la procedura adottata per il neonato non riconosciuto e viene avviato il procedimento di adozione.
Dopo la culla di Padova, nel corso di quest’anno, un’altra culla ninna ho sarà realizzata presso l’Ospedale Careggi di Firenze. Sono inoltre attivi un numero verde 800 320 023 e un sito www.ninnaho.org per chi desidera maggiori informazioni sul progetto.
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Leggi gli articoli usciti sul progetto Ninna ho e l'inaugurazione:
Corriere del Veneto 09/03/2012:
Il Gazzettino di Padova 09/03/2012:
Il Gazzettino di Padova 09/03/2012:
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