Avviato il programma di potenziamento di chirurghi haitiani al St Damien. Maria Grazia è la prima chirurga italiana volontaria che sta formando lo staff locale.
Da dieci giorni circa è operativa in Haiti, all'Ospedale pediatrico St Damien, Maria Grazia, chirurgo pediatrico di Pescara e presidente della Ada Manes Foundation for Children Onlus, prima volontaria italiana che ha il compito di avviare il progetto di formazione di chirurghi locali nato nel 2015.
Oggi in Haiti esistono solo 3 chirurghi pediatrici e 2 di questi operano al S. Damien. All’esterno esistono cliniche private dove il costo di interventi salvavita è inaccessibile alla maggioranza delle famiglie.
La Fondazione si è impegnata per potenziare l’attività chirurgica del S. Damien, assicurare assistenza 24ore/24 salvando più vite possibile, far sì che diventi polo per la formazione di nuovi chirurghi pediatrici in Haiti e ha stretto una partnership con la Società Italiana di Chirurgia Pediatrica (SICP), per un progetto triennale che prevede la presenza in Haiti a rotazione di chirurghi italiani volontari per la formazione al personale medico e infermieristico del reparto di chirurgia e a giovani specializzandi dell’Università, creazione di una scuola di specialità in chirurgia pediatrica, riduzione del costo per intervento, incremento progressivo del numero bambini operati/anno, che passeranno dagli attuali 500 a 1500.
Prima settimana
"Sono qui da soli 5 giorni e mi sembra di esserci da sempre!
Sono stata accolta al mio arrivo dalla Dott.ssa Gautier, Direttrice sanitaria dell’Ospedale St Damien, molto ospitale e gentile, che mi ha fatto visitare tutti i reparti dell’Ospedale presentandomi a tutti.
La prima impressione è di una realtà veramente importante nel contesto sociale haitiano dove la natalità è altissima cosi come la mortalità infantile…e la messa del mattino che ho seguito dal primo giorno, celebrata da Padre Rick e Padre Enzo, ne è una commevente prova.
Ho conosciuto il Dr.Osnel Luisma, chirurgo, persona gentile e garbata, con il quale abbiamo concordato il programma per i due fellow Dott.ssa Sandra Ceriné e Dr Steve Gabriel Pierre, già specializzatisi in chirurgia generale qui in Haiti.
Lunedì abbiamo quindi iniziato la mattinata con la prima lezione sulle patologie più frequenti in chirurgia pediatrica: ernie inguinali, ombelicali, idroceli, testicoli ritenuti, varicocele approfondendo la embriologia, fisiopatologia, diagnostica, indicazioni chirurgiche, tecnica chirurgica e complicanze.
Abbiamo quindi visitato i bimbi ricoverati e quelli presenti in ambulatorio e abbiamo riscontrato numerose patologie che opereremo nei prossimi giorni.
Abbiamo poi iniziato la prima seduta operatoria, non molto fitta di inteventi perchè dei quattro previsti ne abbiamo potuti operare solo due per indisponibilità dell’anestesita uno e per malattia l’altro.
Il primo, un bimbo di 15 mesi con testicolo bil.alto, all’anello inguinale interno, è stato operato da me e Sandra che ha eseguito le parti meno impegnative della procedura, potendo verificare quanto appreso nella lezione del giorno prima.Il secondo intevento è stato eseguito da me aiutata dal Dr.Luisma: una ipospadia anteriore trattata con procedura di Snodgrass.
Sono contenta di aver fatto la prima ipospadia al Saint Damien. La seconda la farà Osnel nei prossimi giorni aiutato da me.
Sto cercando di avviare alcuni esami contrastografici, rx cistografia minzionale, che attualmente non si fanno perchè solo cosi è possibile incominciare a diagnosticare e trattare le uropatie malformative.
Lunedì prossimo faremo quindi alcuni di questi esami con il materiale che ho portato dall’Italia.
Per quanto riguarda la vita a Villa Francesca, ho avuto modo di conoscere persone di nazionalità diverse e questo è molto stimolante. E’ facile fare amicizia e c’è un’atmosfera di gran solidarietà.
Ho visitato anche la baby house, che accoglie i bambini più piccoli….bambini deliziosi che vogliono carezze e abbracci……indicibile invece la commozione così come per la messa del mattino. La predica di Padre Rick che ho sentito oggi per la prima volta e le piccole cassette di cartone fanno sentire di più la responsabiltà del lavoro di noi volontari e motivano a fare di più e meglio.”
Seconda settimana
"E’ la mia seconda settimana qui in Haiti e mi è sempre più familiare. Il lavoro in Ospedale mi sembra procedere nel migliore dei modi. I giovani fellows, Sandra e Steve, sono attenti e scrupolosi e hanno voglia di impadronirsi della materia. Fedeli al programma che vuole sviluppare la chirurgia pediatrica al St. Damien, con la Dott.ssa Gautier e il Dr. Luisma abbiamo rivisto l’organizzazione del loro lavoro e ora saranno più presenti in ospedale in modo da dare soccorso nei tempi più brevi possibile. D’altronde è cosi che si fa la gavetta da sempre!
Sandra e Steve hanno “subito” lunedi una lunghissima mia lezione sulle ipospadie….ma sono sopravvissuti e sembravano alla fine anche “lieti e superbi”, per dirla alla Manzoni, per aver approfondito uno degli argomenti cult della chirurgia pediatrica. Oggi ci siamo concentrati su un altro capitolo importante, la “stenosi ipertrofica del piloro” così, se mai capiterà, sapranno affrontarla nel migliore dei modi.
La settimana è iniziata con una seduta impegnativa perché oltre ad un’altra ipospadia, la terza fin ad ora, il Dr. Pierre ed io abbiamo operato una invaginazione intestinale inveterata. Il bimbo di 7 mesi è arrivato con un pancino impressionante, dopo 5 giorni dall’insorgenza della patologia...qui succede spessissimo che i bimbi arrivino troppo tardi! La sofferenza delle anse ha richiesto una resezione intestinale con anastomosi primaria. Il bimbo oggi sta meglio ma è presto per trarre conclusioni.
Oggi c’è stato un importante meeting su un caso difficile da trattare, in cui bisogna prendere una decisione operativa. Oncologi, pediatri, noi chirurghi pediatri e la Dott.ssa Gautier, una quindicina di persone, tutti seduti intorno ad un tavolo per prendere la decisione migliore. Non me l’aspettavo che funzionasse cosi bene ad Haiti il confronto tra specialisti!
L’impressione è che questa chirurgia pediatrica ci vuole proprio ad Haiti! Il Dr Luisma mi ha detto che ci sono più di 500 bambini in lista d’attesa …speriamo di operarne quanti più possibile.
In questi giorni ho avuto anche modo di visitare Cité Soleil, il quartiere più povero di Port au Prince. Impressionante che si possa vivere in condizioni di tanto degrado. Bambini che vivono in mezzo ai rifiuti, una baraccopoli di dimensioni incredibili, con gang che si spartiscono il potere pistole in pugno.
Dal “primo mondo” sentiamo parlare dei progetti di alfabetizzazione di donne nei paesi a risorse limitate ma quando si vedono da vicino classi piene di donne di ogni età francamente desiderose di imparare, è tutt’altra emozione. Hanno capito che saper leggere, scrivere e fare i conti è una conquista di libertà è un primo passo verso il cambiamento. E poi nuova visita alla Baby House St. Anne, che accoglie i bambini più piccoli, che ci vengono incontro desiderosi di abbracci, come la piccola *Lolaine, dolcissima, silenziosa, apparentemente triste, ha circa due anni ed è qui con il gemellino perché i genitori per problemi economici e di salute non possono prendersene cura. Vogliono stare in braccio, tutti e due, con i nuovi giochi e godono delle nostre istintive coccole.
Mi sembra di star qui da sempre. E domani tornerò alla messa della mattina, che Padre Rick celebra nella cappella accanto al St. Damien per onorare i bimbi che non ce l’hanno fatta perchè sono nati qui e non in Italia."
Maria Grazia
*Nome di fantasia per proteggere la privacy del bambino
Canale Notizie - 29-03-2016 - Segnala a un amico