News da Elisa e Luisa, volontarie del team 30 a bordo di Nave Sirio
Luisa ed Elisa, ostetrica ed infermiera di Pronto Soccorso, dal 16 al 30 gennaio sono state volontarie nell team 30 impegnato a bordo di Nave Sirio nella Missione Triton, prosieguo di Mare Nostrum.
Nella missione Triton sono impiegate due Unità della Marina Militare che intervengono nelle operazioni di soccorso; per emergenze SVH (Salvataggio della Vita Umana) due altre Unità sono pronte a prendere il mare entro 6 ore.
Nella situazione attuale il supporto dei nostri volontari al fianco dei medici di bordo è ancora più vitale. Rispetto a Mare Nostrum, i team sanitari si trovano a operare su navi più piccole (pattugliatori) con spazi ristretti, pur dovendo accogliere ancora centinaia di persone alla volta.
"Essere a Lampedusa il 18 gennaio, giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato è stato un grande dono che rafforza l’impegno per la costruzione di un mondo “senza frontiere” e un’accoglienza al "forestiero" che bussa chiedendo pane e giustizia.
Sull’Isola ho rivisto gli altri volontari della Fondazione Mimma, Tonino ed altri lampedusani che iniziano a dire: “la nostra isola, testimone di sofferenza e di morte, è anche e soprattutto isola della Speranza di tanti migranti.”Rifletto sul fatto che l’accoglienza, la condivisione, la solidarietà aiutano oggi a costruire nuove relazioni e a sperimentare l’ umanità e l'universatlità dell'uomo. La collaborazione con il personale di Nave Sirio è stata buona, anche su Nave Foscari presenza mia e di Elisa è stata molto apprezzata: Giuseppe, l’infermiere della nave con i suoi soli 24 anni, molto preparato e attivo, ci ha coinvolte nell’organizzazione e ci ha accolte veramente con entusiasmo nella sua infermeria che è stata anche la nostra cameretta per i giorni di permanenza. Insieme abbiamo organizzato un incontro sul parto domiciliare, anzi navale, con tutto il personale di bordo: io ho improvvisato un bambolotto con della stoffa e un bel cordone ombelicale per mostrare come sia importante intervenire.
Grazie alla Fondazione Francesca Rava che mi ha permesso di fare questa esperienza."
Luisa
Canale Notizie - 04-02-2015 - Segnala a un amico