Competenze e formazione per il futuro di Haiti: da Port au Prince a Milano per diventare manager. Consegnati oggi i diplomi ai 4 ragazzi haitiani in Italia per un corso di formazione presso EY.
Si è tenuta oggi, 2 luglio, presso la sede di EY a Milano, la cerimonia di consegna dei diplomi per i 4 ragazzi haitiani, parte della squadra di Padre Rick che da metà giugno, grazie al progetto Education & Enterpreneuership Italia-Haiti, hanno seguito corsi di formazione in Management e Accounting tenuti dai professionisti di EY.
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I quattro ragazzi sono arrivati in Italia per seguire corsi di accounting, communication, general accounting, management, business administration e IT, competenze specifiche che saranno loro utili nel lavoro quotidiano.
Julner JULIEN, 25 anni, lavora a Villa Francesca, l’hotel-scuola alberghiera solidale aperta lo scorso anno e che fa parte del progetto Francisville — città dei mestieri; Jean Alain EMILE, 31 anni, coordina il programma di distribuzione di acqua potabile negli slum di Port au Prince; Dieuner Favil, 40 anni, direttore della Scuola professionale N.P.H. per infermieri, elettricisti e informatici; Henry Claude ROCHER, 43 anni, coordina le scuola di strada in cui ogni giorno 10.000 bambini ricevono un pasto caldo e istruzione.
Con la delegazione di quest’anno, sono 25 i ragazzi che fino ad oggi hanno ricevuto formazione dai professionisti di EY; molti dei giovani coinvolti sono cresciuti nell’orfanotrofio NPH sull’isola, e fanno parte della squadra di Padre Rick Frechette, medico in prima linea, da 27 anni direttore di N.P.H. Haiti.
I ragazzi emozionati al momento in cui hanno ricevuto il diploma da Donato Iacovone, Managing Partner di EY MED (Italia, Spagna e Portogallo), hanno ringraziato per la preziosa opportunità di formazione che gli è stata data; Henry Claude ha ringraziato, anche a nome dei professori e dei bambini delle Scuole di strada, perché le competenze apprese in queste settimane miglioreranno il suo metodo di lavoro; Emile ha affermato che il livello di istruzione in Haiti è molto basso, soprattutto a Cité Soleil ove opera per la distribuzione dell'acqua potabile a migliaia di famiglie, ma condividerà tutto ciò che ha imparato con i suoi collaboratori e con gli altri ragazzi del team di Padre Rick.
Donato Iacovone ha dichiarato: “Siamo noi ad imparare da loro più di quanto possano imparare da noi. Il nostro è un impegno concreto per cercare di costruire un mondo migliore. Questo è un progetto nato dalla convinzione che l’investimento migliore sia quello che scommette sulla formazione e sulla crescita dei talenti locali, in modo che possano diventare protagonisti del futuro di Haiti. Siamo impegnati in prima linea con la Fondazione Francesca Rava su diverse iniziative che intendiamo portare avanti con convinzione. Vogliamo continuare ad esprimere il nostro impegno nel sociale in modo concreto e coerente con la nostra mission aziendale, quello di costruire un mondo del lavoro migliore e quindi un mondo migliore. Crediamo che un modo per farlo sia anche quello di trasmettere ai nostri amici di Haiti competenze e formazione affinché possano ricominciare a porre solide basi per il futuro del loro Paese”.
Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava N.P.H Italia, ha aggiunto: “Siamo molto grati a EY per la volontà che hanno sempre mostrato di trasferire l'eccellenza manageriale, generalmente indirizzata ai loro clienti, alle persone di Haiti. Si tratta di un lungimirante esempio di volontariato d’impresa, che speriamo possa servire da modello nella formazione manageriale dei nostri ragazzi che rappresentano il presente e il futuro dell'azione di N.P.H. su quest'isola quarto mondo, dove lavoriamo per gli haitiani, con gli haitiani, per aiutarli “ad aiutarsi da sé”. Il percorso che da quattro anni svolgiamo insieme è fatto di professionalità ed amicizia, oltre che di trasferimento di competenze. L’esperienza in Italia è per loro una sorta di “Università della vita” fondamentale perché ha contribuito ad aprire i loro orizzonti mentali, a motivarli e a impegnarsi perché il loro paese un giorno sia un posto migliore”.
A fine cerimonia sono stati inoltre estratti, tra le tante candidature giunte da tutta Italia, i nomi dei 5 delegati di EY che a novembre si recheranno in Haiti per visitare i progetti della Fondazione Francesca Rava e incontrare i ragazzi haitiani venuti in Italia in questi quattro anni.
Canale Notizie - 02-07-2014 - Segnala a un amico