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Antonella, parte del team 15 con Giulia ed Eleonora, racconta la sua esperienza di volontaria per il primo soccorso sanitario a Lampedusa.

 

"Sono stati 15 giorni di emozioni intense durature e forti, mi hanno rapito il cuore, l'anima e il corpo. Abbiamo capito in questa missione cosa significa la sofferenza, la paura di morte certa e nonostante tutto la voglia di tornare a vivere.

Gli occhi sgranati i grandi sorrisi dei piccoli migranti ti rapiscono, ti rubano i sentimenti, ti lasciano sgomenta e ti chiedi perchè e ancora perchè...

Rimangono a guardarti, dal basso verso l'alto come se fossi finta e appena porgi la tua mano, o ai più piccoli le tue braccia, si lanciano solo per avere poche coccole o un biscotto.

Non ho mai visto così tanta umanità, dolcezza, devozione e veri sentimenti.

I ragazzi dell'armata San Marco grandi e grossi coccolavano e giocavano con i più piccoli, facevano in modo che quelle ore trascorressero senza paura, davano loro la certezza che erano al sicuro, mentre noi in infermeria ci ocupavamo di ferite crisi di panico e donne gravide trasmettendo oltre che la professionalità la certezza di essere in salvo da tutto ciò che li aveva fatti scappare dalla loro csa, dalle loro abitudini, dalla loro vita.

Abbiamo portato in salvo una piccola di un mese, avvolta in due coperte bagnate fradice non riuscivo a capire quanto potesse essere grande... poi un fagottino di pochi centimetri mi si è presentato agli occhi, ho guardato l'operatore subacqueo di Nave San Giorgio sbigottita, eravamo entrambi impauriti la piccola non aveva emesso alcun gemito da che se ne era preso cura lui, fino a quando in modo goffo e paterno l'ha passato a me. Portata in infermieria e affidata alle mani esperte della nostra ostretica la piccola è apparsa in ottima salute, ce ne siamo presi cura tutti, fino all arrivo poco dopo della mamma.

Cercavamo in ogni modo di sapere se quella piccola creatura avesse bisogno di qualsiasi cosa; la mamma, sicura delle nostre mani esperte e sicura delle tenerezze di grandi uomini, si abbandonava a fiducia e tranquillità nel lasciare che la sua piccola fosse sorvegliata da tanti estranei, quegli stessi estranei che le hanno riportate alla salvezza!"

Antonella, infermiera di cardioanestesia

 

Leggi qui le testimonianze dei volontari saliti a bordo sino ad ora.

 

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causale: emergenza Lampedusa

 

Canale Notizie - 03-06-2014 - Segnala a un amico


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