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All good things must come to an end: il saluto dello staff dell’ospedale Saint Damien ad Anna e Irene, le due ostetriche volontarie che per 6 mesi hanno collaborato con il team locale.

 

Festa e commozione per l’ultimo giorno di affiancamento di Anna e Irene allo staff locale dell’Ospedale Saint Damien in Haiti.

Le due giovani ostetriche hanno lavorato  per 6 mesi con il team locale e domenica è stato il loro ultimo giorno; colleghi e amici  haitiani hanno organizzato per loro una semplice ma sicuramente indimenticabile festa di saluto, che è stata anche l’occasione per ringraziare le due volontarie del grande lavoro svolto insieme.

 

Ecco la loro ultima testimonianza da Haiti:

“Eccoci arrivate al traguardo. Gli ultimi giorni per noi sono stati travolgenti come un fiume di emozioni in piena che ci ha colpite dritte al cuore. Alla festa di domenica al St. Damien i nostri colleghi dottori, ostetriche, infermiere, ausiliarie e perfino donne delle pulizie, ci hanno manifestato tutta la loro gratitudine, ammirazione e affetto per noi. Parole che hanno testimoniato il profondo e sincero legame che si è creato in questi sei mesi. Ogni giorno al St.. Damien è pieno di alti e bassi: momenti stressanti,piccoli  miracoli, gioie estreme o estrema sopraffazione che si alternano come in una giostra; vivere tutto questo fianco a fianco con lo staff haitiano ogni giorno e ogni notte ci ha uniti come una grande famiglia. Ecco alcune parole che ci hanno regalato i nostri colleghi e amici:

“Avete imparato il creolo in meno di due mesi, questo significa che eravate interessate e che avete avuto un vero contatto con tutti noi e con le donne che si sono affidate alle cure del St. Damien “ “Una delle cose che più ci ha colpiti è l’umanità e il rispetto con cui vi rapportavate con le donne.” “Sono passate tante persone per il St. Damien; voi in particolare avete lasciato una traccia indelebile che rimarrà nei nostri cuori per sempre.” “Ricordo uno dei primi giorni quando una donna aveva perso il suo bambino; sono rimasto colpito da come avete manifestato la vostra vicinanza e compassione.” “Voi amate Haiti e amate gli haitiani”, “Come voi sapete in Haiti i sono molti problemi; fin dal primo giorno ci avete trattati come fratelli e sorelle, anche se noi siamo neri e voi siete bianche; dopo il terremoto sono passati tanti volontari;alcuni ci hanno dato dei soldi, alti del cibo, ma nessuno ci ha dato una cosa che invece voi ci avete regalato:il vostro cuore. Con voi mi sembra di essere in un altro paese.” Alcune nostre colleghe erano talmente emozionate all’idea di doverci salutare che non sono riuscite neanche a parlare. Vedere piangere proprio per noi  haitiani che hanno sofferto e combattuto molto contro le tragedie che affliggono questo paese, ci ha toccato tantissimo e ci ha fatto capire l’importanza delle vere relazioni cuore a cuore.

Dopo il pomeriggio al St. Damien i festeggiamenti sono continuati a Villa Francesca insieme ad altri volontari e amici della Fondazione. Abbiamo cucinato pasta per trenta persone. È stato divertentissimo, abbiamo riso tanto, e ci siamo sentite importanti perché tutti gli invitati sono venuti per darci l’ultimo saluto.

Ma le emozioni non sono ancora finite. Come sapete durante la messa della domenica non si celebrano i funerali ma Padre Rick stavolta ha fatto un’eccezione  così lunedì mattina la nostra ultima messa è stata interamente dedicata a noi. Le parole di padre Rick sono state significative per questo particolare momento della nostra vita. “È importante conoscere il prossimo passo. I mezzi per conoscere sono la mente, il cuore e l’istinto.” Padre Rick ci ha regolato due croci fiorite  che durante la messa sono state benedette. Infine ci siamo riuniti al centro della chiesa, tutti i presenti ci hanno messo una mano sulla spalla mentre padre Rick ci benediva e ci augurava “great faith, great hope and great love”. Quante lacrime di gioia! Questi sei mesi finiscono così. Ci lasciano con il cuore ricco di emozioni, speranza e voglia di ritornare. Ad Haiti lasciamo una grande famiglia di cui padre Rick ne è il padre. Grazie ancora alla Fondazione che ha permesso tutto questo, e ora un grande in bocca al lupo a Sabina che già è entrata a far parte di questa famiglia.”

 

Con affetto Anna e Irene

 

Leggi qui le loro testimonianze passate:

Gennaio 2013

Aprile 2013

Maggio 2013 – parte 1

Maggio 2013 – parte 2

Canale Notizie - 17-08-2013 - Segnala a un amico


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