Settimo Campus di volontariato in Guatemala, nella Casa San Andres.
17 volontari provenienti da Milano e Roma, accompagnati da Elisabetta ed Elena della Fondazione, sono stati nella Casa San Andres per vivere due settimane con i bambini e ragazzi NPH.
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Per maggiori informazioni e per partecipare: 02.54122917, campus@nph-italia.org
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La testimonianza di Mapy e Angelo, partecipanti del Campus:
"Siamo tornati da una settimana, ma il cuore e' ancora là in mezzo ai vulcani del Guatemala, tra i sorrisi dei bambini e l'allegria di un mondo che ha così poco di materiale e così tanto da donare. Ogni giorno il pensiero torna alla vita del campus ritmata dalla natura, alla solidarietà semplice e spontanea, ai pasti a base di riso e fagioli seduti stretti fra i bambini che ti cercano sempre, ti circondano e ti appoggiano la testa sulla spalla, si siedono in braccio e intrecciano le loro gambine alle tue, per starti più vicini.
Alcuni di loro tornano alla mente più spesso di altri come Hilario di sette anni ma che ne dimostra la meta'. Non parla, non ride, e la cosa che sa fare meglio è abbracciare. Appena lo prendi in braccio, si appoggia a te a peso morto, intreccia le braccia dietro al tuo collo e starebbe cosi' per ore. Eric invece è autistico, non regge il contatto visivo, quando è cupo e assorto vuol dire che quel giorno sarà bravo, quando sorride fra sè e sè significa che sta pensando a qualche marachella da fare, ed è allora che devi stare più attento. L'ultimo giorno ci ha porto la mano per la solita passeggiata e ci ha fissato a lungo negli occhi. Josselyn cammina solo se accompagnata, non parla ma sa ridere; e ride fortissimo, di gusto, felice, ogni volta che ti vede e capisce che la porterai fuori con te. Rodrigo capisce tutto, e quando ti vede ti indica subito la camicia nuova che si e' messo per fare colpo su di te. Oliviero sta seduto sulla sedia a rotelle ma e' intelligentissimo e allegro, e non vede l'ora di mettere su la musica per ballare con te. Saray ti tocca delicatamente le orecchie, gli orecchini e la collana senza strapparli, con dolcezza, vuole solo capire come sono fatti. Questi sono i bambini "speciali" del campus, e speciali lo sono davvero.
E poi c'è Maricela, la più piccola di tutti, due anni soltanto, bellissima e sveglissima, che appena ti vede esce dalla fila della classe dei bebè e corre da te per essere presa in braccio.
Questi sono i bambini della Casa e ci hanno dato molto di più di quanto noi siamo riusciti noi a dare a loro."
Canale Notizie - 02-09-2016 - Segnala a un amico