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"Diamoci una mano, prendendoci per mano": dal 2 al 13 agosto il terzo campus di volontariato estivo nella Casa NPH in Honduras.

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Dal 2 al 13 agosto si è tenuto in Honduras, nel Rancho Santa Fe NPH, il campus estivo di volontariato della Fondazione Francesca Rava NPH Italia. Emma e Laura hanno coordinato un gruppo di undici volontari provenienti da tutta Italia, che giorno dopo giorno si sono adoperati per aiutare nella gestione della cucina, della fattoria, della tortilleria e dell'orto del Rancho.

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Sofia e Gaia hanno lavorato nella fattoria del Rancho.

Emma della Fondazione il primo giorno di campus.

Liliana ha lavorato nella tortilleria della Casa al fianco della straordinaria Dona Gloria, che dal primo giorno di attività della Casa sforna più di 1000 tortillas al giorno.

 

Simone, Nicola e Irene alle prese con i lavori nell'hortaliza adiacente le case.

Il gruppo di volontari al completo: in alto da sinistra Irene, Simone, Nicola, Elzer (prima pequeno e ora coordinatore dei volontari), Sofia, Emma, Gaia; in basso Tiziana, Lolly, Barbara, Alessandro, Andrea, Laura e Liliana.

 

Ecco alcune foto e le testimonianze dei volontari:

"Atterri sulle case, che case non sono. Baracche, sparse. E ti rendi conto che saranno giorni diversi. Il Rancho Santa Fe è a un'ora di auto dall'aeroporto di Tegucigalpa e sembra un altro mondo ancora. Non più baracche, nè strade piene di traffico e smog, ma boschi e casette, e tanto altro che scoprirò nei prossimi giorni.

Il primo è dedicato alla visita dei parenti. E' domenica, le porte aprono, per chi ha famiglie, fuori. Non sono tutti orfani. Alcuni sono stati "affidati". Non abbandonati. Paese povero, capita. E quando vedi la cura, l'affetto e l'amore che qui possono ricevere, capisci e non giudichi. E vedi famiglie riunite, sparse per i prati, giocare, mangiare. Sorrisi dolci, abbracci, baci. Poi pensi agli altri, orfani o abbandonati. Abbandonati veramente. Andiamo da loro, giochiamo, a calcio a basket, li prendiamo in groppa, ci dicono di correre, di fare le gare. Sudiamo, scherziamo, ridiamo. Non ci sono piu orfani, non ci sono bambini abbandonati. Per tre ore ci sono bambini honduregni e bambini italiani. I bambini italiani sono piu' grandi, ma si divertono come i pequenos. E' solo il primo giorno, ho lasciato alle spalle lavoro, ansie e pensieri. Sapevo che sarei venuto per me, per stare meglio, per vedere, capire. E se facendolo regalo qualche sorriso a chi ha poco, a chi è stata riservata, nella vita, una partenza difficile, sono contento.

E domani torno a giocare, a lavorare anche, lavori manuali a cui non sono abituato: il campo, l'orto, la cucina. E domani torno a sorridere ancora, insieme."

Nicola

 

"Tornare al Rancho Santa Fe una secondo volta è stato bellissimo. Devo ammettere che all'inizio temevo di non vivere nuove emozioni rispetto l'anno precedente, invece è stato tutto diverso. Dall'attimo in cui ho riabbracciato il mio bambino al dipingere la scuola con gli volontari è stata una esplosione di emozioni bellissime. Di giorno sentire le storie dei ragazzi della mia età, così diverse dalle mie, mi ha aperto gli occhi mentre addormentare i bambini di notte mi ha sciolto il cuore. Credo che sia stato proprio respirare l'aria del Rancho che abbia fatto la differenza. Non sarei mai voluta tornare a casa, anche perché ormai non mi sentivo più come qualcuno esterno alla casa ma parte di essa."

Gaia

 

"Non ci sono parole per esprimere l'anima del Rancho NPH e delle persone che vivono qui e che lavorano per farlo funzionare.

Non ci sono parole perche sono persone speciali che pensano con il cuore e vedono con il cuore quello che c'è da fare: instancabili, sempre sorridenti.

Non ci sono parole per esprimere le emozioni che stiamo provando in questi giorni:gli abbracci i sorrisi dei bambini piu piccoli, le confidenze dei piu grandicelli.

Nadia, Elvis e Maira, ognuno di loro racconta la sua storia con un abbraccio o con uno sguardo e tu non puoi che cadere innamorato.

Non ci sono parole quando basta il cuore e basta veramente perche qui se ci pensi con la testa sei in un orfanatrofio ma se vivi con loro anche solo 1 ora sei in un posto incredibile da cui puoi imparare come si mangia,come si rispetta il prossimo in una parola come si vive veramente.

Che meraviglia questo e un posto davvero stupendo dove si possono provare emozioni dense di affetto, tenerezza e gioia di stare insieme agli altri."

Barbara

"Che meraviglia, il Rancho Santa Fe è un posto davvero stupendo dove si possono provare emozioni dense di affetto, tenerezza e gioia di stare insieme agli altri.

Il primo impatto è stato quello di essere accolti dallo sguardo e dalla tenerezza dei bambini che spontaneamente ci hanno dato il loro benvenuto senza sapere chi fossimo o da dove fossimo arrivati.

Le braccia dei bambini che spontaneamente cercano un abbraccio non sono altro che un meraviglioso gioco contagioso di affetto che coinvolge profondamente.

E, proprio in questo posto che il cuore regna sovrano, con il rispetto per gli altri in un,atmosfera in cui e bello condividere cio che hai con i tuoi compagni.

In questo luogo ci si sente di far parte di una famiglia davvero speciale in cui tutti i bimbi sono tra loro fratelli.

E alla fine capisci davvero che le cose che contano sono proprio quelle piu semplici che provengono dal cuore, armati di sorriso e di gioia di condividere emozioni insieme."

Tiziana

 

"Oggi mentre stringevo, tra le braccia la piccola Maricela di Casa Suyapa, la casa che accoglie i bambini più piccoli qui nel Rancho NPH, ho avuto un attimo di tristezza e forse anche un eccesso di presunzione, nel pensare che dopo la mia partenza, nella sua vita ci sarà un piccolo vuoto, quasi come se venisse abbandonata una seconda volta. In realtà, mi è bastato guardarmi attorno, per vedere quanto amore c'è nel Rancho. Amore incondizionato che viene dato a lei e a tutti gli altri bambini dall'abbraccio delle loro Tias, dai tanti volontari che si dedicano a questa giusta causa e dallo stesso amore che si danno gli uni con gli gli altri, come tanti piccoli fratelli. In realtà sarò io ad avere un po di tristezza nel cuore, perchè dovrò lasciare questo piccolo mondo. Un piccolo mondo che però esplode d'amore, di gioia di vivere e di crescere. Grazie NPH e grazie Fondazione Francesca Rava, per tutto quello che fai e per avermi dato l'occasione, di poter constatare che tutto l'amore che arriva dall'Italia, prende realmente forma in Honduras."

Simone

"Ritornare un anno dopo al Rancho e osservare di nuovo la vita che scorre con i suoi ritmi assume per me un significato molto profondo ed intenso. Le emozioni pulsano al ritmo di tutti i cuori che popolano ogni angolo, ogni casa, ogni struttura apparentemente deserta... Ma basta avvicinarsi e trovi anime che brulicano e ti inondano di abbracci, baci, sorrisi, sguardi. Ho ritrovato e riscoperto, respirato la vita e il desiderio di ricominciare e riscattarsi da tante ingiustizie attraverso aggregazione, confronto e semplicità che fanno della casa NPH un vero e concreto esempio di solidarietà e crescita. Ogni giorno un emozione e ogni giorno un mio grazie per essere parte di tutto questo."

Lolly

 

"Il Rancho Santa Fe è un posto incredibile, dove tu pensi di venire per far del bene agli altri, ma ti rendi ben presto conto che sei venuto per far del bene a te stesso. Chi ha bisogno di loro, siamo noi. Si, perché qui impari subito a vedere attraverso gli occhi di questi straordinari bimbi, che ogni giorno ti fanno rinascere, regalandoti un sorriso o un abbraccio, chiedendoti "me duermes?", mentre gli racconti la favola della "buena noche".

Un posto dove regnano le regole del buon "padre di famiglia". Quelle che ci hanno insegnato i saggi contadini. Quelle per cui, come dice Oscar, responsabile dell'ortaliza, "se un uomo sa come far germogliare il seme della terra, non morra' mai di fame".

Un posto dove la povertà è sinonimo di dignità.

Storie di coraggio quelle che trovi qui alla casa de Nuestros Pequenos Hermanos. Non c'è coraggio senza rispetto per gli altri. Non c'è coraggio senza senso di responsabilità.

C'è leggerezza e armonia nei "tios" e nelle "tias" che comandano le varie casette. Qui dove regna il perfetto rispetto delle regole pur nel silenzio. Nessuno urla qui per farsi ascoltare, perché tutti i bimbi sanno cosa devono fare. C'è senso di famiglia qui, c'è impegno, c'è futuro, ma anche passato diverso per ogni bimbo (talvolta anche turbolento), c'è l'amore, c'è la speranza. Ma c'è soprattutto tanto coraggio inteso come forza d'animo e determinazione nell'agire."

Liliana e Alessandro

 

"Per me arrivare a Tegucigalpa da Miami è un viaggio nel quale si passa dalla frontiera USA, fatta di impronte digitali, body scanner e aria condizionata per poi essere accolti in Honduras da un funzionario con un bienvenidos ed un sorriso.

È l'abbraccio di Elzer, ex pequenos e ora coordinatore dei volontari che arrivano nelle Case NPH, che ti accoglie come se ti conoscesse da tempo.

È arrivare al Rancho Santa Fe per la celebrazione della messa tenuta da un padre americano che in uno spagnolo stentato riesce a trasmettere serenità.

È l'abbraccio spontaneo dei bambini senza che tu lo chieda.

È la curiosità e la semplicità di piccoli che prima ti sorridono e poi ti chiedono di giocare con loro senza sapere chi tu sia.

L'impressione è che questo sia solo l'inizio di un viaggio che spero sia lungo."

Andrea

 

 

"Arrivati al Rancho Santa Fe' in Honduras da soli quattro giorni, ma sembrano settimane tanto siamo immersi in un'altra dimensione..

Una miriade di emozioni che ci travolgono ogni momento della giornata, difficili da tradurre in parole..

GIOIA: la Messa appena arrivati con tutti i bambini del campus che cantano e partecipano come ad una festa.

SORPRESA: la cena su un campo da basket con i ninos più piccoli che in cerchio mangiano in silenzio, da soli, ordinatamente, che sistemano a turno il proprio piatto come un adulto, che ti corrono incontro per abbracciarti, per chiederti di giocare, di prenderti, di farli andare a "caballo".

COMMOVENTE: quando i più piccoli ti danno la mano per chiederti di portarli a dormire e cantargli una ninna nanna o raccontargli una storia per farli addormentare.

COINVOLGENTE: quando i parenti dei bambini vengono per la giornata delle visite.. Si abbracciano, giocano, mangiano come le famiglie che la domenica vanno al parco per un pic-nic... Ma qui le giornate ESPECIALES sono solo 4 l'anno perché purtroppo non tutti hanno qualcuno che li va a trovare.

STRAORDINARIO: la struttura che hanno creato per oltre 400 ninos; con l'orto, la fattoria, la cucina, l'officina, la sartoria, il parrucchiere, la scuola per i piccoli, i grandi, le aule Montessori, il laboratorio di musica, di artistica.. Tutto organizzato per essere indipendenti, per costruirsi un futuro dove fuori sarebbe impossibile.

FATICOSO ma APPAGANTE: lavorare con i più grandi nell'orto, piantare patate una alla volta nella terra, sudare sotto il sole, sporcarti, scherzare con loro che vogliono imparare l'italiano, che ti raccontano le loro storie, che ti chiedono come vivi tu.

DISARMANTE: il loro sorriso, la loro voglia di contatto fisico, di un abbraccio, il rispetto per i propri Hermanos, il più grande che consola il più piccolo se cade, la semplicità con cui tutto avviene, senza filtri, senza costruzioni..

Pensavo di essere io a venire qui per donare qualcosa a loro, ma mi sbagliavo. Sono loro che mi stanno facendo vivere un'esperienza MERAVIGLIOSA... GRAZIE!!"

Irene

Canale Notizie - 25-08-2014 - Segnala a un amico


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